Grazie agli Eco-contatori si applica un metodo scientifico nella valutazione della mobilità sostenibile e si possono fare progetti di riqualificazione cittadina. Scopri il caso di Cuneo.
Posizionare un Eco-contatore sulle piste ciclabili o nelle aree perdonali permette di valutare in modo scientifico l’impatto della mobilità sostenibile e portare avanti progetti a lungo termine che rendono i nostri territori più vivibili, più salutari e più ecosostenibili.
Ne abbiamo parlato con l’avv. Davide Dalmasso, assessore alla mobilità e ambiente del Comune di Cuneo, che nel 2016 ha promosso l’installazione degli Eco-counter Italia in Corso Nizza, una delle zone centrali della città.
Come ha reagito la cittadinanza alla scelta di rendere Corso Nizza una zona a traffico limitato?
Negli ultimi anni le tematiche della sostenibilità ambientale sono maggiormente percepite dalle persone sia per i risvolti dovuti ai cambiamenti climatici che influenzano la nostra vita, sia per quanto riguarda la qualità dell’aria cittadina. Per tale motivo in linea generale le persone rispondono positivamente alle politiche adottate dall’amministrazione comunale in tema di ciclabilità.
E l’amministrazione?
L’amministrazione comunale, nel perseguire il cambiamento verso una città più a misura di persona, ha unito gli strumenti della programmazione (PUMS e PGTU) con la partecipazione di portatori di interesse legati al tessuto imprenditoriale, commerciale e associazionistico cittadino. Questi ultimi sono stati a loro volta supportati da verifiche con strumenti di controllo e monitoraggio dei flussi presenti sulle infrastrutture di mobilità attiva.
L’uso dell’eco-contatore ha aumentato la mobilità sostenibile in città?
L’infrastrutturazione di un sistema di monitoraggio dei percorsi pedonali e ciclabili permette, oltre ad un monitoraggio costante dei flussi, anche una storicità dei dati dai quali emerge sia l’utilizzo delle infrastrutture, sia il potenziale che le stesse possono offrire in termine di ulteriore incremento dei flussi.
Su questi aspetti l’amministrazione sta lavorando costantemente per coniugare i dati emersi con iniziative di incentivazione per le persone, per esempio “bike to work” o l’utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto.
Alla luce dei dati rilevati, sono state modificati altri aspetti della vita cittadina?
I dati rilevati permettono in primo luogo di giustificare il ritorno degli investimenti messi in campo e sono utili per indirizzare e progettare nuove iniziative volte ad una città più a misura di persona, come ad esempio le zone 30 o le strade scolastiche.
Ritenete che l’Eco-counter abbia migliorato lo stile di vita dei cittadini? E dei turisti?
Dalle esperienze maturate notiamo sempre una maggior attenzione di parte delle persone che vivono, o che visitano la città, a muoversi e scoprirla in modalità più attenta all’ambiente. Nell’ultimo anno la pandemia ha sicuramente portato ad una riscoperta della necessità di poter vivere in plein-air e, di conseguenza, alcune arterie della città e i percorsi del Parco fluviale Gesso e Stura hanno avuto una frequentazione notevolmente più elevata.
Dati alla mano, le emissioni in di CO2 in città sono migliorate?
La qualità dell’aria cittadina è nel complesso buona, ma in ogni caso l’amministrazione comunale è sempre particolarmente attenta a migliorare le proprie politiche ambientali in campo la qualità dell’aria, permettendo alle persone che vivono in città una qualità della vita sempre più attenta alla salute e al benessere degli individui, con particolare attenzione alle fasce più deboli della cittadinanza.
Consiglierebbe l’Eco-counter ad altre amministrazioni comunali? Perché?
La rete di contatori di persone in bicicletta e a piedi rappresenta uno strumento che consigliamo a tutti gli enti che si occupano di pianificazione e monitoraggio dei flussi perché consente, oltre alla possibilità di avere dati sempre reali e aggiornati sui passaggi delle persone, di valutare l’efficacia delle scelte adottate e le eventuali strategie da adottare nel futuro in termini di nuovi investimenti.
Grazie all’avv. Davide Dalmasso per la disponibilità. Siamo felici di aver aiutato il comune di Cuneo a migliorare la qualità di vita dei cittadini e speriamo che presto tutte le città italiane adottino soluzioni per incentivare la mobilità sostenibile.